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Le 7 migliori strategie per aumentare il traffico su un blog

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I “trucchi e strumenti” per fare link building che hanno fatto storia nel mondo della SEO potrebbero subire un duro colpo. Con l’arrivo di Penguin (preceduto da Panda) Google sposterà la sua attenzione su anchor text e rilevanza del link.

La domanda che molti si sono fatti è: «Un buon contenuto è sufficiente per classificarsi nei motori di ricerca?».

Personalmente non ho mai posto la mia attenzione sulle tecniche black hat, un po’ per timore di cadere in qualche penalizzazione e in parte per pura questione etica. Del resto, basarsi su una sola strategia è altrettanto pericoloso, quindi la diversificazione è la chiave di svolta per una sana campagna di link building.

Ci sono diverse cose che possiamo fare dormendo sonni tranquilli. Vi consiglio di pensare ai tipi di collegamenti che volete costruire e come realmente Google valuti un blog.

Google non è perfetto, e seppur con qualche difficoltà sta cercando di sbarazzarsi di siti e link che non dovrebbero occupare certe posizioni che hanno in questo momento sulle SERP.

Qualcosa comunque dobbiamo farla, e qui di seguito trovate le strategie più efficaci e sicure per ricevere link in ingresso senza troppe complicazioni.

1. Forum

Anche se non ho una costante presenza sui forum, ho messo questa strategia in primo luogo perché è tra le più semplici ed efficaci per acquisire autorevolezza in un settore.

Come prima cosa vi dico: «Siate prudenti». Questa strategia comporta l’aggiunta di link che puntano al vostro blog (preferibilmente con un appropriato testo di ancoraggio). Non abusatene e soprattutto ricordate che un comportamento scorretto comporta l’allontanamento dal forum (leggete il regolamento prima di postare i vostri topic).

2. Commentare altri blog a tema

Ci sono varie tipologie di commenti sui blog. Molti li usano come tecnica per fare spam automatizzandone il processo.

Sebbene i commenti sui blog sono “meno potenti” rispetto al passato, aggiungere valore al post mediante un contributo (ecco il termine corretto) può garantire non solo una diversificazione di link in ingresso ma anche un traffico diretto da parte di utenti “targhettizzati”.

Per quanto riguarda il dilemma “nofollow o dofollow“, sinceramente, non me ne preoccupo.

3. Guest Blogging

Il guest blogging nonostante faccia parte della “old school” è ancora uno dei metodi più potenti ed etici per fare link building.

Il problema sono i tanti strumenti che promettono backlinking con il minimo sforzo. Inutile dirvi che il guest blogging richiede un sacco di duro lavoro ma il beneficio ripaga perché possiamo ottenere link da siti molto autorevoli frequentati da un pubblico perfettamente adatto al nostro contenuto.

4. Diventare una fonte

Se avete problemi a trovare i blog che possano ospitarvi, probabilmente non esiste una risorsa centrata sull’argomento in questione. Diversi blog (e siti) hanno ottenuto popolarità colmando il divario tra nicchie.

5. Social Media

In breve: tutti i blog dovrebbero essere collegati ai social media. È noto come il SEO stia diventando sempre più sociale. Per i blog di nicchia è necessario diventare un’autorità più orientata alla comunità.

Nonostante i continui flop nel social, Google pare abbia trovato la giusta dimensione con Google+. Il prossimo step è rilevare la genuinità di certe azioni in grado di alterare il posizionamento sul motore di ricerca.

Per social media chiaramente non parliamo solo dei prodotti di Google ma anche (e soprattutto) di Facebook, Twitter e LinkedIn.

6. Video

Inutile dirvi quanto siano efficaci e potenti i video. Realizzarne in successione e in maniera originale non è semplice ma un ottimo (e utile) video comporta una notevole mole di traffico in ingresso. Di aspetti da trattare ce ne sono molti, tra cui la cura del titolo, la descrizione e l’inserimento di un link con tanto di “call to action” (nella descrizione e all’interno del video stesso).

7. Scrivere

Ultimo – e non certo per importanza – aspetto è pubblicare un sacco di informazioni incredibilmente utili e uniche. Questo è esattamente ciò che Google chiede.

In futuro, posizionare un sito composto da 1 o 3 pagine sarà sempre più difficile. Un assaggio di questa nuova politica l’abbiamo vista con AdWords (ne so qualcosa io) che pretende delle “pagine di atterraggio” complesse e sempre più distanti dalle vecchie e pure squeeze page con cui fare lead generation.

Ad oggi ci sono ancora dei mini-siti ben posizionati sulla prima pagina di Google, quindi c’è ancora un sacco di confusione su cosa sia giusto fare.

Conclusione

Non posso prevedere il futuro. Nonostante le novità, siamo ancora lontani da un sistema del tutto perfetto.

Quali sono i vostri pensieri sulle ultime modifiche? Credete che la SEO sia giunta al capolinea e che presto troveremo su Google solo siti meritevoli?

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